Impianto fotovoltaico off grid, guida completa

Un impianto fotovoltaico off grid, noto anche come impianto ad isola o stand alone, viene considerato come una delle soluzioni di maggiore convenienza nel momento in cui si ha l’intenzione di produrre energia elettrica autonomamente. Con questa soluzione, infatti, non è previsto l’allacciamento alla rete elettrica nazionale.

In genere, lo si sceglie però nei contesti domestici non coperti dal servizio di fornitura di energia elettrica: case di campagna, abitazioni in aree geografiche remote o disagiate, terreni agricoli in alta montagna o baite sono esempi a tema.

Negli altri casi vale comunque la pena prediligere la stipula di un contratto con il fornitore di energia elettrica, al fine di beneficiare di tutta una serie di incentivi che, in caso contrario, si rivelerebbero inaccessibili e anche per accollarsi costi infrastrutturali inferiori.

Funzionamento dell’impianto off grid

Un impianto fotovoltaico off grid è un sistema indipendente che genera energia elettrica attraverso i pannelli solari, immagazzina l’energia prodotta in batterie per l’utilizzo durante la notte, o in condizioni di luce solare scarsa, e utilizza un inverter per convertire l’energia immagazzinata in una forma utilizzabile per i dispositivi elettrici.

Ecco come funziona un impianto fotovoltaico off grid:

  1. Pannelli fotovoltaici: Durante le ore di luce, i pannelli solari assorbono la luce del sole e la convertono in corrente continua (DC).
  2. Regolatore di carica: La corrente continua prodotta dai pannelli solari viene inviata a un regolatore di carica. Questo dispositivo protegge le batterie dal sovraccarico regolando la quantità di energia che viene inviata alle batterie per la carica.
  3. Batterie: L’energia che esce dal regolatore di carica viene immagazzinata nelle batterie. Queste batterie servono a immagazzinare l’energia prodotta durante le ore di luce per poterla utilizzare durante la notte o nei periodi in cui la produzione dei pannelli solari non è sufficiente a coprire il fabbisogno energetico.
  4. Inverter: è un componente cruciale in un sistema fotovoltaico. Converte la corrente continua (DC) prodotta dai pannelli solari in corrente alternata (AC), che è il tipo di corrente utilizzato dalla maggior parte dei dispositivi domestici e dalla rete elettrica.
  5. Uso finale: Una volta che l’energia è stata convertita in corrente alternata dall’inverter, può essere utilizzata per alimentare qualsiasi dispositivo elettrico.

Un impianto fotovoltaico off grid richiede una pianificazione accurata, per garantire che ci sia abbastanza capacità di stoccaggio (batterie) per coprire i periodi di scarsa luce solare, e che ci sia abbastanza capacità di produzione (pannelli solari) per coprire il fabbisogno energetico. Ogni sistema è progettato su misura in base alle esigenze specifiche del sito e dell’utente.

Vantaggi e svantaggi di un impianto off grid

Innumerevoli sono nel complesso i vantaggi derivanti dall’impiego di un impianto off grid.

In primo luogo, gli utenti sono indipendenti rispetto alla rete elettrica nazionale. In questo modo, la gestione risulta autonoma e libera da ogni vincolo contrattuale. Grazie a questo, le spese di allacciamento alla rete ed i pagamenti delle bollette, vengono meno. Qualora poi vi fossero rincari, come avviene soprattutto negli ultimi tempi, non ci si deve preoccupare di fronteggiarli.

Oltre a questo, a livello di flessibilità, un impianto off grid è sempre una valida opzione, dato che in qualsiasi momento è possibile aumentare la sua potenza, senza bisogno di richiedere autorizzazioni ad hoc che, spesso, comportano iter burocratici davvero tortuosi. Vi è di fatto la totale libertà quando si tratta di decidere se è il caso di lasciare eseguire le modifiche ritenute opportune.

In termini di copertura, la soluzione stand alone si lascia apprezzare, perché permette alle zone isolate di beneficiare di energia elettrica pulita anche in condizioni climatiche proibitive, si pensi ad esempio alle comunità montane.

Purtroppo abbiamo anche degli svantaggi: non si può beneficiare dello scambio sul posto, non è possibile cedere alla rete elettrica i quantitativi di energia in eccesso, prodotti dall’impianto fotovoltaico, in cambio di un corrispettivo in denaro. L’energia elettrica eccedente verrà purtroppo sprecata.

Riguardo al punto di pareggio della somma investita, occorre più tempo per raggiungerlo rispetto ad altre opzioni, soprattutto se l’impianto off grid viene utilizzato raramente.

Per quanto riguarda il costo dell’impianto in genere, può essere superiore per via della necessità di installazione del sistema di accumulo, dell’apposito inverter e del gruppo elettrogeno di emergenza. Onde evitare poi di restare senza corrente, diventa imprescindibile essere certi di poter raggiungere sempre il 100% di autoconsumo con l’impianto.

Costi di un impianto fotovoltaico off grid

Spostando poi il focus sui costi da sostenere in relazione all’installazione di un impianto fotovoltaico off grid, è opportuno sottolineare che la spesa effettiva dipende dalla potenza espressa e dall’affidabilità dei vari accessori aggiuntivi.

Come anticipato negli svantaggi, con inverter e batterie le spese vanno riviste al rialzo: si va dai 6.000 euro per versioni entry level, comunque in grado di soddisfare al meglio il fabbisogno energetico individuale e collettivo dei residenti del contesto domestico, ai 25.000 euro per le varianti top di gamma. A questo esborso va in seguito aggiunto anche quello inerente alla manodopera.

Batterie ad accumulo, tipologie e costi

In relazione alla tipologia di batterie installate su un impianto fotovoltaico off grid, i modelli più performanti in quanto a efficienza energetica sono quelle agli ioni di litio: maggiore autonomia, manutenzione ridotta ai minimi termini, prestazioni eccelse comportano un investimento iniziale massiccio, però, ripagato al meglio negli anni venturi.

Vi sono poi le batterie al piombo acido, decisamente più economiche di quelle precedenti: costano di meno, sono relativamente semplici da produrre, ma necessitano di tempistiche di ricarica attorno alle 16 ore e, quindi, superiori alla media. Tutto questo, nonostante una bassa efficienza energetica.

Vi sono anche batterie ad elevata temperatura, composte da sodio nichel o da sodio zolfo. Costano davvero molto, perché efficienti anche indipendentemente dalla temperatura esterna e perché si caratterizzano per un ciclo di vita elevato. Lo stesso dicasi per il rendimento.

Autorizzazioni per Impianto fotovoltaico off grid

La realizzazione di un impianto fotovoltaico off grid non impone l’obbligo di richiesta di connessione al gestore di rete. Vi è sempre un numero esiguo di regole a cui attenersi: una di quelle principali ha a che fare con l’utilizzo di componenti certificabili.

In seguito, l’impianto va realizzato nell’assoluto rispetto delle direttive della normativa CEI EN 62124, vale a dire “Sistemi fotovoltaici isolati dalla rete Verifica di progetto”.

Bonus e detrazioni disponibili

Qualora si fosse intenzionati a installare un impianto fotovoltaico a isola, se in fase di ristrutturazione di un immobile, si tenga conto della possibilità di usufruire del superbonus 90% (ex 110%) o del bonus casa 50%.

Lo Stato comunque mette a disposizione sempre una varietà di bonus e incentivi convenienti, in grado di rendere la propria abitazione altamente efficiente in termini energetici. Stesso discorso in riferimento ai benefici derivanti dagli sconti diretti sulla bolletta elettrica. Installare un impianto fotovoltaico vuol dire beneficiare dell’IVA agevolata al 10%, non più al 22%.

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